venerdì 22 Novembre 2024

Alfonsina pedala controvento

Cremona. Una storia straordinaria per una donna straordinaria: Alfonsina Strada che nel lontano 1924, con il numero 72 sulla maglia di lana, pedalò sulla sua bicicletta al Giro d’Italia, controvento e contro gli avversari maschi. Alla partenza del Giro erano in 90, ma solo in 30 arrivarono alla fine, tra loro c’era Alfonsina. Unica donna della storia dello sport ciclistico ad aver fatto tale impresa al Giro e nella corsa alla emancipazione femminile.

La FIAB di Cremona organizza una serie di eventi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, dedicati ad Alfonsina Strada con il progetto “Alfonsina pedala controvento” teso a porre all’attenzione di chi non conosce o non ricorda una figura divenuta leggendaria, con spaccati di storia, informazioni, stimolare riflessioni, scardinare stereotipi e pregiudizi sessisti.

Un progetto che si inserisce in quello ideato e promosso dal Comune di Cremona, Assessorato allo Sport, “Faircoaching Cremona” teso ad evidenziare, a livello nazionale, l’incidenza dei comportamenti scorretti in ambito sportivo, consentendo a tutti, addetti ai lavori e non, di prendere coscienza ed individuare i rimedi possibili, sui temi attualissimi del contrasto alla violenza sulle donne e favorire relazioni basate sul rispetto reciproco

Il 7 marzo, per gli studenti delle superiori di Cremona, ci sarà una rappresentazione speciale dello spettacolo teatrale Alfonsina Strada, una corsa per l’emancipazione con Federica Molteni, regia di Michele Eynard. Il giorno dopo, venerdì 8, grazie a Soroptimist Italia, verrà presentato e annullato alla Camera di Commercio di Cremona il francobollo commemorativo emesso dal ministero delle Imprese e dedicato ad Alfonsina. Di donne in bici si parlerà il 19 aprile con Giulia Baroncini, reduce dal viaggio da Milano a Chicago sulle orme del pioniere del cicloturismo Luigi Masetti, e con Linda Ronzoni e Silvia Gottardi, le blogger Cicliste per caso. A chiusura del progetto, si potrà vedere per una settimana, dal 10 al 17 giugno, l’artista Rachel Coltz impegnata nella realizzazione di un murale dedicato ad Alfonsina.

Alfonsina Strada era nata il 16 marzo 1891, da una coppia di braccianti analfabeti nella campagna intorno a Castelfranco Emilia, seconda di dieci figli, nonostante le difficoltà e l’indigenza della famiglia, si dimostrò molto intraprendente, vivace, coraggiosa e, soprattutto, con una grande passione per la bicicletta. A 10 anni imparò a pedalare ed a 14 partecipò di nascosto alle prime gare organizzate in provincia di Bologna.

Nel 1907, sedicenne, andò a Torino, città in cui il ciclismo era radicato e dove le donne non erano motivo di particolare scandalo, Qui iniziò a gareggiare con una certa continuità battendo anche la famosa star dell’epoca Giuseppina Carignano, guadagnandosi il titolo di “miglior ciclista italiana” . Sempre a Torino conobbe Carlo Messori, che la convinse ad accompagnarlo al Grand Prix di Pietroburgo nel 1909, iniziando così una brillante carriera.

Sono  una donna, è vero. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Ma io ho le gambe buone. Non sono pentita. Ho avuto delle amarezze. Qualcuno mi ha anche schernita. Sono però soddisfatta e so di aver fatto molto bene “ Alfonsina Strada (al termine del Giro d’Italia del 1924)

 

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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