sabato 23 Novembre 2024

Belcanto Italiano

Cremona. L’essenza del vero Bel canto Italiano, torna al teatro Filo. L’attesissimo Festival Internazionale itinerante di Belcanto Italiano, che già in tournée ha messo in scena a Cremona ‘Traviata’ e ‘Rigoletto’, quest’anno regalerà all’accogliente e appassionata platea cremonese, un Gran Gala Lirico di Belcanto Italiano internazionale e di alto livello, che ha il patrocinio sia del Comune di Cremona che del Comitato Promotore delle Celebrazioni Pucciniane, di cui Alberto Veronesi è presidente e direttore artistico.

Lunedì 19 febbraio, alle ore 20.30 con ingresso gratuito, la magia dell’opera vivrà nuovamente, vestendo di nuova ricchezza culturale il presente: a suon di armonie ricercate e acuti di puri “cristalli viventi”, gli artisti faranno rivivere memorie leggendarie di grande concertismo internazionale.

L’evento, voluto, sostenuto e promosso dall’attenta Amministrazione Comunale della Città di Cremona, vedrà i seguenti interpreti calcare la scena: il soprano lirico di coloratura Astrea Amaduzzi ed il Maestro Mattia Peli, fondatori, come didatti di livello mondiale, dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano e artisti che hanno al loro attivo, come solisti e come ‘Belcanto Italiano Duo’, un’attività più che ventennale nel mondo della musica classica.
A partire dagli inizi del 2000 – l’Amaduzzi come cantante lirica e Peli come direttore d’orchestra, pianista e compositore – si sono infatti esibiti, sia in produzioni operistiche che come concertisti, in auditori e principali basiliche  e all’estero. Assieme ai maestri di Belcanto Italiano, si esibiranno anche alcuni dei loro attuali allievi provenienti dall’Italia e dall’estero, così come il baritono Pier Zordan, già interprete di Rigoletto, in coppia con la belcantistica Gilda di Astrea Amaduzzi.
‘Special Guest’ sarà Donald Becker, noto foniatra tedesco e tenore che ha avuto tra i suoi insegnanti anche il grande Carlo Bergonzi, il quale amava ripetergli di cantare “sempre coperto.
Il programma della serata, passando dal genere dell’opera buffa a quello dell’opera drammatica. Il soprano drammatico Eva Sun, allieva statunitense dell’Accademia di Belcanto Italiano, omaggerà Ponchielli, con la celeberrima aria “Suicidio” dall’opera più famosa del compositore cremonese “La Gioconda”, così come Protti, con i duetti per soprano e baritono “Rivedrai le foreste imbalsamate” dall’ “Aida” di Verdi e “La povera mia cena fu interrotta” dalla “Tosca” di Puccini, tratti da due opere ‘cardine’ nel repertorio e nella carriera del grande baritono cremonese.

Brani di “coloratura” invece per l’Amaduzzi che, oltre ad interpretare Butterfly, farà ascoltare al pubblico due arie d’agilità di rara esecuzione quali “D’Amor al dolce impero”, dall’ “Armida” di Rossini, e “Mercè, dilette amiche”, dai “I vespri siciliani” di Verdi.
Ma il concerto sarà segnatamente dedicato nella seconda parte a Giacomo Puccini del quale quest’anno 2024 ricorrono i cento anni dalla scomparsa. Del cigno di Lucca, infatti, il pubblico di Cremona potrà ascoltare brani rari come le musiche vocali da camera “Terra e mare” e “Sole e Amore” (sul tema che poi diventerà quello del Quartetto de “La Bohème”), ma anche brani operistici noti agli ascoltatori come l’Intermezzo e “Sola, perduta, abbandonata” dalla Manon Lescaut, “Che gelida manina” da “La Bohème”, “Ancora un passo or via” e “Un bel dì vedremo” da “Madama Butterfly”, e il “Vissi d’arte” dalla “Tosca”.

Un’occasione, quella del 19 febbraio, da annotare tra le date importanti, un concerto che non avrà bisogno di riadattamenti tanto cari alle mode passeggere, perché il Festival Internazionale Itinerante di Belcanto Italiano, impianta ogni suo spettacolo sul filo d’oro dell’intramontabile vera tradizione operistica italiana: quella del vero merito per cui l’opera oggi è patrimonio mondiale dell’umanità, espressione di una bellezza che mai tramonterà.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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