mercoledì 25 Dicembre 2024

Foreste e anfibi nel Parco del Serio

Attraversa le province di Bergamo e Cremona, il Serio è un fiume tutto lombardo e si getta al fine nell’Adda. Spettacolari le sue cascate in Valbondione le più alte d’Italia, chiuse per la realizzazione di una diga nel 1931, vengono aperte 5/6 volte all’anno per far rivivere nuovamente la bellezza dei 315 metri di salto.

Nella parte di pianura è al via il progetto Foreste e anfibi nel Parco del Serio. Co-finanziato nell’ambito del bando regionale Biodiversità e Clima (BIOCLIMA) – realizzato da Regione Lombardia e sostenuto da Fondazione Cariplo. Ma non basta il progetto deve ottenere altro sostegno che ricreare l’ambiente adatto alla biodiversità, agli anfibi che secondo i ricercatori si stanno estinguendo a un ritmo spaventoso: il 41% delle specie è a rischio. Un nuovo studio ha dimostrato che due anfibi su cinque sono minacciati di estinzione. Sarebbero oltre 200 le specie di rane, salamandre, cecilie e altri anfibi scomparsi negli ultimi 150 anni a causa dell’uomo.

Cosa puoi fare per sostenere il progetto? Tramite la piattaforma WOWnature, potrai adottare o regalare un albero e piantarlo nel Parco del Serio.

Gli interventi previsti nel progetto, grazie alla partnership con l’azienda Etifor, sono due:
– un intervento di forestazione nel territorio dei Comuni di Ripalta Arpina e Ripalta Guerina. Tale intervento prevederà la messa a dimora di nuove piante in un’area golenale. L’importanza della ricostruzione delle aree boschive sulle sponde dei corsi d’acqua è duplice: creare un nuovo habitat per l’insediamento di nuove specie animali e apportare nutrienti alla fauna acquatica grazie al materiale vegetale in decomposizione.
Il nuovo bosco sarà anche un importante corridoio ecologico perché permetterà lo spostamento degli animali durante le loro migrazioni, il fiume Serio è infatti un corridoio ecologico di importanza regionale.

L’intervento prevede la piantumazione di circa 5265 piantine, di cui 3686 alberi e 1579 arbusti, composta da 3 nuclei distinti e intervallati da superfici prative; le specie principali saranno il pioppo bianco, il pioppo nero, il salice bianco e l’ontano nero.

– secondo intervento previsto nel territorio di Romano di Lombardia, prevede il ripristino della funzionalità ecologica di un’area umida esistente di 1193 mq ma non impermeabilizzata sul fondo, che soffre di un prosciugamento per lunghi periodi dell’anno con conseguente perdita della sua funzionalità.

Inoltre saranno realizzati 8 nuovi piccoli stagni per gli anfibi di complessivi 329 mq sotto copertura arborea di un nuovo bosco igrofilo con la messa a dimora, in totale, di 413 piantine di alberi e arbusti.

Gli interventi sono utili ad ampliare habitat elettivi per gli anfibi con particolare riferimento alla Rana di Lataste, rana rossa endemica della pianura lombardo veneta già presente nell’area, e al Tritone crestato, non ancora presente ma potenziale utilizzatore di questi ambiente.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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