Ferrara – Nel 2023 sono stati 12mila i giovani coinvolti dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS di Ferrara nelle iniziative dedicate al Giorno della Memoria: anche quest’anno l’istituzione ferrarese conferma il suo impegno con scuole e ragazzi, veri testimoni del presente e voce del futuro, dedicando loro, dal 23 al 30 gennaio, un ricco palinsesto di appuntamenti fruibili in presenza e online, che quest’anno raggiungerà centinaia di istituti scolastici in tutta Italia, allargando il pubblico dell’istituzione e creando una rete di scambio intergenerazionale.
«La giornata del 27 gennaio – spiega il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto – è per noi la tappa iniziale di un percorso che intraprendiamo con le scuole lungo tutto l’anno. L’attività che organizziamo ogni anno diventa il punto di partenza per progetti strutturati con studenti di età diverse, declinato per i diversi indirizzi di licei e istituti tecnici e che danno vita a mostre itineranti; percorsi di alternanza scuola-lavoro; laboratori fuori e dentro al museo e visite in città scoprendo le memorie dei luoghi».
Tra le attività comprese nel programma, CINQUE STORIE IN CINQUE OGGETTI, un grande evento realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e dedicato memoria degli oggetti, a partire da quelli custoditi dal MEIS nella sua collezione.
Lunedì 29 gennaio dalle ore 10.00 nella Sala Estense in Piazza del Municipio 14, i ragazzi scoprono cinque vite attraverso cinque oggetti molto diversi tra di loro: una canzone, un libro, un inciampo, una storia, una tazza, tracce di un passato che si ripresenta e porta con sé una trama di eredità famigliari e individuali. Apparentemente inanimato, ogni oggetto diventa, nelle parole di chi lo racconta, l’innesco per raccontare una storia, i luoghi che ha attraversato, i viaggi percorsi, sottolineando il ruolo fondamentale della memoria nella costruzione del futuro.
L’incontro sarà moderato dal Direttore Amedeo Spagnoletto e dalla Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea ISCO Anna Maria Quarzi, con la partecipazione di Vittorio Bo, divulgatore e co-curatore della prossima mostra del museo dedicata alla storia degli ebrei italiani nel Novecento.
Il programma delle celebrazioni comprende anche: martedì 23 gennaio alle ore 17.30 al Ridotto del Teatro Comunale in Corso Martiri della Libertà 5, WARUM? concerto con i giovani archi del Quartetto Shaborùz – composto dai violinisti Angela Tempestini e Amedeo Ara con la violoncellista Marina Margheri e la partecipazione di Edoardo Rosadini – che esegue Warum? secondo quartetto del compositore Luca Lombardi, riflessione musicale sulla drammatica dicotomia tra le vette artistiche della tradizione culturale tedesca e l’abisso barbarico dell’antisemitismo nel Novecento.
Intervengono Dario Disegni, Presidente del MEIS e il Maestro Luca Lombardi.
Sabato 27 gennaio l’ingresso al MEIS sarà gratuito tutto il giorno dalle ore 10 alle 18.00, con la possibilità di fruire di una visita guidata alle 11.30 (prenotazioni su eventi.meis@coopculture.it, costo 5 euro), mentre alle ore 12.00 si tiene l’incontro in cui i responsabili della biblioteca del museo condividono con il pubblico consigli di lettura dedicati al Giorno della Memoria e destinati ad adulti e ragazzi di tutte le età.
Il programma si conclude martedì 30 gennaio alle ore 18.30 con un evento online sulla piattaforma Zoom, in cui vengono svelate le classi vincitrici del concorso internazionale Casa di Memoria, a cura del MEIS e della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, dai membri della giuria Carlo Greppi, Silvia Guetta, Jitka Janáková, Marina Sabatini ed Erika Salassa.
Il contest fa parte del progetto REMEMBR-HOUSE, sostenuto dall’Unione Europea all’interno del programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Value Programme) che prevede attività di training per i docenti, workshop e laboratori con i ragazzi, eventi di divulgazione e contenuti multimediali, oltre alla realizzazione di manuali e kit didattici.
Partendo dalle carte del Fondo EGELI, che consentono di recuperare le dettagliate liste dei beni sequestrati agli ebrei in Piemonte e Liguria dopo l’emanazione delle leggi razziali fasciste nel 1938 e negli anni successivi, e grazie a un approccio di digital humanities, l’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo diventa il punto di partenza per esplorare la storia del XX secolo e restituirla alle nuove generazioni con modalità innovative e partecipative.
A ulteriore conferma dell’importanza del rapporto con i giovani, prosegue anche il viaggio della mostra itinerante Il peso della legge. Le conseguenze delle politiche razziste in Italia a cura delle ragazze e dei ragazzi della sezione 5 G del Corso Scienze della Conservazione dei Beni Culturali del Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara, realizzata con il supporto del MEIS. L’esposizione sarà visitabile dal 21 gennaio al 3 marzo presso Casa Cervi a Gattatico (Reggio Emilia), dal 22 al 28 gennaio alla Prefettura di Ferrara e il 30 gennaio nella Scuola G. Galilei di Vigarano Mainarda.