Brescia. Il Teatro Grande apre il nuovo anno con gli appuntamenti con la storia del sabato mattina realizzati in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Il tema affrontato nei sei incontri in Sala Grande sarà “RIBELLI”: ricostruire il pensiero e l’azione di alcune grandi figure del passato vuole essere una esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile. Gli appuntamenti saranno come sempre condotti da alcuni dei più autorevoli esperti italiani in materie storiche: Vito Mancuso, Michela Ponzani, Francesca Cenerini, Maria Giuseppina Muzzarelli, Luigi Mascilli Migliorini e Loris Zanatta, affiancati dalle voci di Elena Vanni e Chiara Continisio.
Sabato 20 gennaio ore 11.00 Vito Mancuso. Gesù. La rottura della legge
Gesù intese esplicitamente rompere con la Legge? Sì e no. Sì, perché venne giustiziato per la sua dura contestazione della tradizione religiosa e del suo annuncio del regno di Dio in radicale opposizione ai poteri di questo mondo. No, perché la sua ribellione fu il risultato di una più profonda obbedienza. Quale? A chi, a che cosa?
Sabato 27 gennaio ore 11.00 Michela Ponzani. Uomini e donne della resistenza
Carla, 19 anni: padre antifascista morto in Albania e due fratelli piccoli da mantenere. Rosario, studente di medicina, “fuorilegge” per riscattare la Patria. Voci e volti di ribelli cresciuti all’ombra del culto del littorio, fortemente convinti della necessità di un atto di disobbedienza radicale. Tra dubbi, paure, tormenti interiori.
Sabato 3 febbraio ore 11.00 Francesca Cenerini. Cleopatra e l’Oriente a Roma
L’ultima regina della dinastia tolemaica giunge nell’Urbe per la prima volta e alloggia nella villa di Cesare. La storia di Roma di quegli anni s’interseca non solo con i destini dell’Egitto ma anche con le storie della Palestina, dell’Africa e dell’Asia. Inizia una stagione che avrà enorme incidenza sulla cultura e sui gusti dei romani.
Sabato 10 febbraio ore 11.00 Giuseppina Muzzarelli. Giovanna D’Arco, una donna in armi
È una ragazza, ma combatte come un uomo; è una vergine cristiana, ma veste abiti maschili; si sente in rapporto diretto con Dio, ma non riconosce la mediazione della Chiesa. Venerata come santa, è diventata un mito, e non solo per i francesi. Molte domande restano però aperte su questa giovane in armi arsa sul rogo a 19 anni.
Sabato 24 febbraio ore 11.00 LUIGI Mascilli Migliorini. Robespierre: al cuore della Rivoluzione. Il beneducato avvocato di una cittadina di provincia è il simbolo della Rivoluzione francese, delle sue illusioni, dei suoi orrori. Non sappiamo quando il disagio di un animo borghese si sia manifestato in una “incorruttibilità” poi incarnatasi nei sacri principi di una Rivoluzione, suo malgrado, inevitabilmente destinata a corrompersi.
Sabato 2 marzo ore 11.00 Loris Zanatta. Fidel Castro, l’ultimo Re cattolico
Come i re cattolici fonde politica e religione, arrivando a concepire una religione ‘politica’. Non crea una comunità politica ma una comunità di fede, inclusiva verso i fedeli, spietata con gli eretici. E i suoi nemici sono gli stessi della Spagna cattolica: la civiltà protestante e l’Illuminismo, ora ribattezzati ‘capitalismo’ e ‘liberalismo’.