Legnago, Verona – Si chiama “Casa Biancazzurra” ed è la casa di molti ragazzi con la passione del calcio. La struttura è stata voluta dal Legnago Salus per ospitare i ragazzi “fuori sede” del Settore Giovanile, ma di Casa Biancazzura possono usufruire, in caso di necessità, anche i calciatori della Prima Squadra.
Infatti, tre di loro sono attualmente tra coloro che vivono nel convitto societario, assieme a 12 ragazzi (provenienti da Campania, Sardegna e Sicilia) della cantera. Tutti assieme occupano poco più della metà dei 23 posti letto disponibili.
Ci sono inoltre una cucina che funziona anche da sala mensa, e un open space che i ragazzi possono condividere nei momenti di relax e per “fare gruppo”, davvero fare squadra.
A vigilare su “Casa Biancazzurra” vi è poi un tutor, che si occupa della gestione quotidiana della vita dei ragazzi che vivono nel convitto, cui vengono messi a disposizione anche i mezzi di trasporto per andare a scuola, agli allenamenti e per raggiungere gli impianti sportivi dove la formazione di competenza è chiamata a scendere in campo.
All’inaugurazione, lo scorso dicembre, oltre al presidente Davide Venturato e a tutto il Cda e i quadri dirigenziali della Società, sono intervenuti il presidente e il segretario generale di Lega Pro, Matteo Marani ed Emanuele Paolucci.
Presenti anche il sindaco della Città di Legnago, Graziano Lorenzetti, e buona parte della Giunta comunale da lui guidata e, per la Provincia di Verona, il vicepresidente David Di Michele.
Con loro anche Roberto Andrea Rettondini, presidente di “Legnago Servizi”, azienda partecipata che è il main sponsor di “Casa Biancazzurra” e Steve Maragna con Jhonni Ferrari della filiale legnaghese di Cassa Padana, fra gli sponsor della ristrutturazione e da tempo vicina al Legnago Salus.
Nato nel 1921 come US Legnaghese, il Football Club Legnago Salus deve il suo nome alla fusione, avvenuta definitivamente nel 1983 (dopo un precedente tentativo alla fine degli Anni ’50), tra le due compagini calcistiche cittadine, lo storico AC Legnago (biancazzurro) e il Salus (granata).
Dopo anni nelle serie minori, il Legnago ha il suo primo grande sussulto nel 1972 quando, da neopromosso, domina il proprio girone di Serie D per trequarti della stagione, incappando poi in un crollo che lo porta ad arrivare a pari punti nel girone con il Vigevano, con conseguente spareggio per l’accesso alla Serie C. La sfida, giocata sul campo neutro del “Rigamonti” di Brescia, viene vinta per 1-0 dai lombardi, mettendo fine al sogno della compagine guidata dall’ex bandiera del Vicenza, Gigi Menti.
Ne segue un periodo poco fortunato negli Anni ’80 ma, nel decennio successivo, il Legnago Salus è praticamente sempre in Serie D, che ritroverà poi nel 2010 dopo un nuovo periodo di crisi, che aveva visto il club scivolare fino in Promozione, nei primi Anni Duemila.
Nel 2020, a seguito della rinuncia del Campodarsego, il Legnago Salus approda in Serie C.
Nonostante sia neofita della categoria, e con la conferma dell’avvenuto passaggio al professionismo arrivato solo tra fine agosto e i primi di settembre, quindi con tempistiche molto limitate per allestire una rosa adeguata alla nuova realtà, e un focolaio di Covid-19 che ha penalizzato dal punto di vista fisico la squadra in un momento cruciale della stagione, il Legnago Salus centra l’obiettivo salvezza, superando ai play-out il Ravenna.
Durante la stagione, la compagine biancazzurra, guidata prima da Massimo Bagatti e quindi da Giovanni Colella, si è tolta alcune belle soddisfazioni, come la vittoria casalinga per 3-0 sulla nobile e quotata Triestina, e i successi esterni sul campo del Mantova (0-2) e del Cesena (0-3).