sabato 23 Novembre 2024

Alle origini del violino

Brescia. La Pinacoteca Tosio Martinengo celebra la Musica con una settimana di iniziative
grazie a un ospite d’eccezione: il violino Andrea Amati Carlo IX affiancato da un raffinato dipinto di Gaspare Venturini, esempio del 500 padano, raffigurante Santa Cecilia, patrona dei musicisti.

Il violino faceva parte di un gruppo di 26 strumenti costruito per la casa reale francese. Andati dispersi durante la rivoluzione francese, ne vengono in seguito ritrovati quattro, tra cui questo. La data di costruzione si evince dall’etichetta del liutaio Lupot, ancora conservata all’interno, che indica l’anno 1566, ma studi più recenti fanno ritenere più probabile che l’anno esatto sia il 1570. L’anno successivo, infatti, si celebrò il matrimonio di Carlo IX con Elisabetta d’Austria e potrebbe essere stata questa l’occasione della committenza.

Alle origini del violino” in programma, dal 21 al 26 novembre, un allestimento speciale, una lezione e due concerti.

Un capolavoro di liuteria tra i capolavori della Collezione. Un progetto Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Comune di Cremona, Fondazione Museo del Violino, nell’ambito del Piano di salvaguardia del saper fare liutario tradizionale cremonese sostenuto dal Ministero della Cultura.

In omaggio al violino cinquecentesco Andrea Amati Carlo IX, in prestito dal Museo del Violino di Cremona, un allestimento speciale, un dipinto del Manierismo ferrarese, una lezione e due concerti, accoglieranno il pubblico di Pinacoteca Tosio Martinengo alla scoperta delle meraviglie della liuteria, della sua storia e dei suoi protagonisti.
Due capolavori cinquecenteschi in armonia, tra pittura e musica, tra suoni e colori, per ricostruire l’atmosfera e il contesto culturale di un periodo storico nel quale il territorio lombardo, tra Brescia e Cremona, ha dato origine a un’arte unica come quella della liuteria, tramandata nei secoli e ancora oggi eccellenza italiana nel mondo.

La presenza dei due capolavori in Pinacoteca sarà per i visitatori non solo un’occasione per ammirarli ma anche un’esclusiva opportunità per ascoltare le sonorità di uno strumento tanto antico: mercoledì 22 novembre, giorno della festa di santa Cecilia, l’esposizione sarà accompagnata da un concerto. Federico Guglielmo, cui per l’occasione sarà affidato l’Amati Carlo IX, e Diego Cantalupi, alla tiorba, proporranno una ricerca musicale alle origini del repertorio solistico per violino, da pagine di compositori cremonesi e bresciani del Cinquecento alla più tarda lezione di Corelli. L’esibizione sarà preceduta da una introduzione storico liutaria a cura di Fausto Cacciatori, conservatore delle collezioni Museo del Violino.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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