Padernello, Brescia. Ha tagliato il traguardo l’Immersion in nanoscience for education in the early years NanoEYE, il progetto per promuovere le pari opportunità tra ragazzi e ragazze nell’educazione scientifica nei primi anni di vita per garantire l’accesso, l’inclusione, la diversità e l’equità nello sviluppo della personalità, dell’attitudine e delle competenze per promuovere la loro curiosità sul mondo che li circonda attraverso la nano scienza.
Un progetto dell’Università di Saragozza (Spagna) in partenariato con Fondazione Castello di Padernello ETS , ESCIENCIA Eventos Cientificos di Saragozza, City of Dublin International Primary School Limited e Curiosity Studio, Irlanda.
Martedì 21 Novembre alle 17,30, al castello di Padernello, si terrà l’incontro conclusivo tra partners di progetto per valutare il lavoro fin qui svolto e gettare le basi per possibili collaborazioni future.
Il progetto mirava a sviluppare sistemi di alta qualità volti all’educazione e cura della prima infanzia per sostenere gli insegnanti nell’uso di metodi innovativi e creativi per insegnare le nano scienze nei primi anni. Il progetto ha incoraggiato la creazione di materiali curricolari, una serie di strumenti per gli insegnanti, la formazione in moduli per gli insegnanti e la generazione di un manuale di buone pratiche. I moduli di formazione con interrogazione ed indagini pratiche e approcci al lavoro di gruppo al fine di insegnare le scienze nei primi anni di vita.
Come possiamo aiutare i bambini ad acquisire le competenze di base di cui hanno bisogno per avere successo a scuola e più avanti nella vita? Come possiamo aiutarli a sviluppare le loro abilità sociali, a capire il mondo di domani? Sono stati questi i presupposti che hanno accompagnato il progetto. Tutti impariamo durante la nostra vita, ma i primi anni dei bambini sono cruciali per piantare i semi che permetteranno loro di fiorire più avanti nel corso dell’esistenza. Durante i loro primi anni, ancora prima che raggiungano l’età della scuola primaria, vengono costruite le basi per il loro sviluppo personale, le loro abilità sociali e il successo dell’apprendimento futuro. Mentre la famiglia dà loro cura, affetto, valori e molte altre cose, i bambini necessitano di ricevere un’educazione e un’assistenza professionale. Questo è il motivo per cui il pilastro europeo dei diritti sociali ha stabilito che i bambini necessitano di un’educazione e una cura della prima infanzia accessibili e di buona qualità.
La Fondazione Castello di Padernello ETS, in particolare, ha fornito elementi e linee guida di approccio pedagogico all’insegnamento dalle nanoscienze, forte della sua esperienza nell’elaborazione ed implementazione di laboratori didattici. La metodologia è stata quindi applicata proprio per l’insegnamento delle materie scientifiche: laboratori teatrali, creazione di fiabe, utilizzo di piccoli pupazzi – protagonisti delle fiabe – realizzati con materiali riciclati.
Ed infine, laboratori di panificazione e pasticceria! Perché la nanoscienza si nasconde anche nella lievitazione del pane e dei dolci.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, ed in particolare con il Sindacato dei Panificatori ed il Consorzio Pasticceri, il 29 Ottobre – nell’ambito del progetto Laboratorio Padernello – si è svolto un Multiplier Event (evento di disseminazione) dedicato al progetto. Grandi e piccini hanno potuto vedere gli artigiani in azione e cimentarsi in laboratori pratici per scoprire come la nanoscienza sia “nascosta” nella vita quotidiana.
Nel corso di questi due anni il progetto è stato sperimentato nelle scuole dell’infanzia con progetti pilota. In primis il progetto è stato attuato dall’International School of Dublin – partner di progetto – da scuole spagnole e dalle scuole dell’infanzia da noi coinvolte: Scuola dell’Infanzia paritaria Ente Morale F. Ferrari di Borgo San Giacomo (BS), Scuola per l’infanzia paritaria Cervi Maria Zilioli di Farfengo (BS) e Asilo Infantile Carlo Giulia Paolina Rugarli di Motella (BS). Tramite la Fondazione sono state quindi coinvolte tre scuole con un totale di 6 insegnanti e 112 bambini.