Si chiama GeoResQ un’app per cellulari dedicata alle attività in montagna che è in grado di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso. Grazie ai fondi straordinari che il Ministero del Turismo ha stanziato a favore del Club Alpino Italiano (CAI), da luglio gli utenti possono scaricare gratuitamente l’applicazione.
GeoResQ durante le attività outdoor ti permette di inviare un allarme direttamente al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, comunicando posizione e percorso. L’app GeoResQ vede inoltre il rinnovamento della propria identità visiva e del portale web, per permetterne un più semplice utilizzo da parte degli utenti, rendendola così più efficiente sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico.
L’app è stata lanciata dal CAI e dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) nel 2013. Fino ad oggi conta oltre 220.000 download e 82.000 utenti attivi ogni anno e un totale di 1322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni. GeoResQ è utilizzata abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta durante tutto l’anno. Grazie ai fondi straordinari che il MITUR ha stanziato a favore del CAI, da luglio, l’applicazione è totalmente gratuita e completamente rinnovata per migliorare l’esperienza degli utenti.
«Fino ad ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i Soci del CAI», afferma il Presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani. «Grazie ai fondi del MITUR, oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori montani. Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo».
Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: «In 10 anni di utilizzo, l’app GeoResQ ha fatto la differenza su oltre 550 interventi di soccorso e si è affermata come uno strumento importante per tutti i frequentatori dell’ambiente montano. Queste importanti novità la rendono sempre più un’app indispensabile per chiunque decida di frequentare le nostre montagne. Come sempre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi alle competenze tecniche e alla prudenza che ciascuno di noi deve avere per vivere in tranquillità le proprie escursioni, ma GeoResQ è indubbiamente un valido aiuto sia durante il periodo estivo che in quello invernale».
Alessandro Molinu, Vicepresidente del CNSAS e responsabile del progetto GeoResQ, evidenzia come quest’ultimo aggiornamento permetta all’applicazione «di fare un salto di qualità concreto e tangibile per i nostri utenti, continuando comunque a preservare la semplicità d’uso e l’affidabilità nella gestione delle richieste di soccorso».