Bussolengo, Verona – Refrigerio dal caldo, sì. Ma se si tratta di ghiaccioli giganti ripieni, agli scimpanzé non resta che usare la strategia. E se proprio non è possibile sciogliere da soli tutte le delizie estive in formato maxi, cooperare risulta l’unica strada per raggiungere il risultato.
Una mattinata al fresco sull’isola degli scimpanzé al Parco Natura Viva di Bussolengo, dove lo staff ha scavato le angurie e mischiato alla polpa arachidi intere, semini e pezzi di frutta. Una volta ghiacciato tutto, una decina di gelati giganti adeguatamente posizionati, hanno messo alla prova le abilità cognitive della specie di primate più vicina ad homo sapiens. C’è chi ha spaccato, sbattuto e saltato sopra; ma anche chi si è ingegnato ad estrarre il contenuto con un semplice ramoscello.
“Valentina e Maddax – spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva – si sono subito cimentate con il pupazzo di ghiaccio, rompendo a metà un’anguria per meglio estrarne i semini. Sempre Maddax, stavolta vicino a Giorgina, è ricorsa anche alle maniere forti sbattendo il maxi gelato su uno dei tronchi della palizzata”.
“Samy invece, la nostra femmina dominante e più anziana della colonia – prosegue Marco, keeper degli scimpanzé al Parco Natura Viva – ha deciso di rompere un ghiacciolo saltandoci sopra con tutto il peso, ma non ha funzionato. Allora la sua esperienza le ha suggerito di riciclare un ramoscello di nocciolo e usarlo come stick per staccare le arachidi man mano che il ghiaccio si scioglieva.
E’ lei che insegna tuttora alle più giovani come si usino gli strumenti, per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo”. Non solo sollievo dal caldo dunque, ma anche manifestazione di comportamenti che nascono dalle abilità cognitive di una specie che oggi si trova “in pericolo” di estinzione.
“Un’abilità tra tutte è l’uso di strumenti, siano essi stick o piani di appoggio della giusta durezza per rompere il ghiacciolone. Qui gli scimpanzè scelgono non solo il ghiacciolo preferito – conclude Spiezio – ma anche la giusta strategia da usare e il compagno con cui interagire o da cui apprendere”.