Cremona. Più spazi e momenti di incontro e confronto, maggiore supporto al lavoro di rete e alle collaborazioni istituzionali e non, e poi occasioni di formazione dei volontari per la gestione associativa, comunicazione e nuove generazioni. Sono questi i principali focus emersi negli incontri organizzati da CSV Lombardia Sud ETS – Centro di Servizio per il Volontariato, nei territori di Cremona, Mantova, Lodi e Pavia ai quali hanno partecipato organizzazioni di volontariato, enti, istituzioni e cittadini.
L’idea di intraprendere questo “giro delle province” è nata non solo dall’intenzione di rinsaldare e rendere ancora più partecipato il rapporto coi soci di CSV, ma anche per presentare per la prima volta il nuovo manifesto di CSVnet. Agli 11 incontri nelle quattro province hanno partecipato complessivamente 263 persone in rappresentanza di 193 organizzazioni. L’intenzione di CSV Lombardia Sud è di allargare sempre di più la partecipazione ai prossimi appuntamenti laboratoriali previsti per settembre.
Cinque sono le piste di lavoro emerse nei quattro territori e indicate dagli stessi partecipanti:
SPAZI E MOMENTI DI INCONTRO E CONFRONTO: le organizzazioni hanno manifestato la voglia di ritrovarsi per progettare e lavorare insieme. Tanti hanno parlato della necessità di ripopolare spazi fisici di incontro e confronto in presenza, soprattutto per facilitare una maggiore conoscenza fra organizzazioni. Vedersi sarà utile per confrontarsi attorno a temi di interesse comune o trasversale, anche tra soggetti diversi e superando la dimensione strettamente territoriale. L’attenzione andrà rivolta più di frequente ai bisogni, con l’obiettivo di migliorare la capacità di lettura dei fenomeni che attraversano le comunità locali.
SUPPORTO AL LAVORO DI RETE E ALLE COLLABORAZIONI (ANCHE ISTITUZIONALI): è forte la tensione verso un “nuovo” lavoro di rete. Ricalibrato e riorganizzato, affinché le reti stesse siano più efficaci ed efficienti. Andranno coinvolte e valorizzate anche le piccole associazioni, talvolta un po’ ai margini ma in realtà centrali e preziosissime per molti aspetti del vivere quotidiano di tanti abitanti delle quattro province. Per questo CSV si impegna a essere un facilitatore di rete, per rendere più agevoli le attività del Terzo Settore sui diversi territori (in particolare con gli enti e le istituzioni locali). Fra gli strumenti più diffusi nella realizzazione di progetti di rete ci sono naturalmente i bandi. Anche in questo caso CSV si impegna per essere il connettore ideale fra progetti e risorse, accompagnando le organizzazioni in tutte le fasi di partecipazione e progettazione, per rendere accessibili tutti i bandi, anche quelli più complessi.
FORMAZIONE DEI VOLONTARI E ACCOMPAGNAMENTO NELLA GESTIONE ASSOCIATIVA: fra le richieste chiaramente emerse durante i colloqui c’è l’esigenza di una formazione continua. Non in ottica assistenziale, ma in funzione dell’autonomia delle organizzazioni e per il miglioramento delle competenze del volontariato. La burocrazia spesso spaventa, perché rischia di diventare causa di irrigidimento in un momento nel quale, al contrario, sono richieste elasticità e capacità di rispondere velocemente al cambiamento. CSV non smetterà di accompagnare il volontariato per trasformare in momenti di crescita anche i passaggi più tecnici.
NARRARE E COMUNICARE: c’è grande consapevolezza dell’importanza del narrare le esperienze di volontariato, e il CSV viene considerato come veicolo delle storie e delle realtà attive sui territori. Serve sviluppare strumenti di comunicazione più adeguati alle nuove esigenze e ai nuovi target.
COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI E DELLE SCUOLE: sul tema del rinnovamento generazionale, si propone di aprire un confronto attraverso i 3 potenziali driver individuati dai partecipanti agli incontri:
1) percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento attivi nelle scuole (cioè i PCTO)
2) digitalizzazione come “luogo” di potenziale convergenza fra generazioni diverse
3) impegno di CSV nelle scuole (Temi Agenda 2030 e Servizio Civile Universale per ragazzi e ragazze in fascia universitaria)
L’obbiettivo è ambizioso e impegnativo, la sfida è quindi grande: motivare e coinvolgere in maniera continuativa le ragazze e i ragazzi richiede apertura, accoglienza, cura delle relazioni e una buona dose di fiducia reciproca.