giovedì 19 Settembre 2024

Il mito di Andy Warhol

Martinengo, Bergamo. Massimo esponente del Movimento Pop Art americano negli anni ’70, Andy Warhol fu, oltre che artista, un affermato regista cinematografico, un fotografo e tra i più grandi grafici pubblicitari di quel particolare periodo storico.

Il poliedrico artista di fama mondiale approda a Martinengo, nello storico Filandone sino al 1 novembre, propendo una mostra dal titolo “Memorabilia, il mito di Andy Warhol” proprio perché vedrà esposte una serie di opere alcuni dei quali firmati in originale da Warhol con il suo leggendario pennarello nero, inseparabile compagno che sempre portava nel suo taschino per autografare tutto ciò che gli capitava curiosamente tra le mani.
La Pro Loco Martinengo in collaborazione con il comune di Martinengo e Artevents by Mario Mazzoleni, presenta una mostra per raccontare l’universo colorato e fantasioso di Andy Warhol. Un progetto ambizioso di attrattività turistica realizzato grazie al bando OgniGiorno in Lombardia promosso da Regione Lombardia con la quale la Pro Loco Martinengo intende celebrare un grande artista in un dialogo fra passato e modernità.

Saranno esposte: le sue iconiche Marilyn Monroe in diversi colori, realizzate dalla stamperia newyorkese Sunday by Morning per rendere omaggio al maestro, i personaggi del mondo musicale del tempo, da Billy Squier a Mick Jagger con alcune famose cover di vinili la cui copertina fu proprio ideata e realizzata da Warhol. Inoltre i visitatori potranno ammirare numerosi cimeli, manifesti di alcune sue mostre e cartoline che autografava ai vari ospiti durante i vernissage delle varie esposizioni in giro per il mondo.

Una parete verrà dedicata ai Flowers, altra opera iconica del maestro e non mancherà certo l’omaggio alla Campbell’s Soup, straordinaria trovata pubblicitaria di Warhol, capace di trasformare una lattina di polpa di pomodoro in un’opera d’arte pop.

Pop Art, la Popular Art, l’arte per tutti i gusti e per tutte le tasche. Andy Warhol voleva riempire le case degli americani con i suoi lavori, voleva che l’arte fosse di tutti e per tutti, non solo per pochi facoltosi eletti  e riuscì perfettamente nel suo intento introducendo la serialità nel comparto dell’arte contemporanea, stravolgendo un mondo che fino a quel giorno era ancorato a vecchi stereotipi.

Il pezzo forte della mostra sarà dedicato al cinema con l’esposizione dei pantaloncini a stelle e strisce di Rocky Balboa nel film Rocky IV, proprio quelli indossati nell’indimenticabile incontro in Russia contro il colosso di Ivan Drago. I pantaloncini, firmati da Silvester Stallone, amico di Warhol, sono corredati da alcune fotografie dell’incontro pugilistico e dalla fotografia di Stallone mentre li autografa in originale. Un cimelio sensazionale, che per la prima volta il curatore e gallerista Mario Mazzoleni presenterà al pubblico, dopo averli recentemente acquistati ad un’asta.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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