Bussolengo, Verona – Fiocco rosa al Parco Natura Viva per la prima nascita di una piccola coati dal naso bianco. Si chiama Edith, ha da poco superato i due mesi di vita ed è allevata da mamma Tecla e da Ricarda, sua “nonna” acquisita.
Inconfondibile il naso mobile allungato, che le regala un’espressione unica e le permette di scovare frutta e piccole tarme tra foglie e terreno. Un trio tutto al femminile, che convive con il maschio Charles e i roditori degli aguti di Azara. Un reparto misto, in grado di coniugare esigenze di specie diverse che condividono i boschi tropicali e le foreste aperte dell’America centrale.
“La piccola Edith – spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore zoologico del Parco Natura Viva – ha dimostrato di avere un carattere molto energico e temerario, che impegna molto Tecla e Ricarda. Si tratta di una “parente”, evolutivamente parlando, del più noto procione, appartenente alla stessa famiglia tassonomica. Dalla quale si distingue però per il comportamento tipicamente diurno, in virtù del quale trascorre il tempo della giornata a terra alla ricerca di cibo. Ecco spiegata la piccola proboscide, che rende molto efficiente il suo olfatto”.
E di notte, i coati dal naso bianco svelano un’altra abilità specifica.
“Sono in grado di arrampicarsi facilmente sugli alberi, utilizzando la coda per bilanciarsi – prosegue Sandri – e arrotolandosi tra le chiome degli alberi per riposare. Questo li pone al riparo dei predatori, tra i quali boa, rapaci e felini”.
Tuttavia, nessuna minaccia risulta per questa specie più pericolosa della deforestazione: tra Messico meridionale, Guatemala e Nicaragua si stanno registrando tassi allarmanti di scomparsa del suo habitat.